GRANDE SUCCESSO L’8 DICEMBRE AL TEATRO DEI MARSI PER C33 E VENNERO GIORNI MIGLIORI.
80 anni fa l’eccidio dei Martiri di Capistrello: durante la seconda guerra mondiale, il 4 giugno 1944, soldati nazifascisti, sul Monte Salviano, catturarono e torturarono 33 tra pastori e allevatori anche di Luco dei Marsi, Avezzano, Borgorose, ricordati con lo spettacolo “C33. E vennero giorni migliori“, liberamente tratto dal libro di Alfio Di Battista “4 giugno 1944. Le voci spezzate dei martiri di Capistrello”, per la regia di Francesco Frezzini, a cura dell’Associazione “Proteo“, di scena con il favore del grande pubblico domenica 8 dicembre, alle 21,00, con il patrocinio del comune di Avezzano e dell’associazione “Amici dell’Emissario“.
C33: affinché non si dimentichi la tragedia immane della guerra e risuoni il concetto di Pace. I Martiri di Capistrello, di tutte le età, erano 33: Avezzano ne ricorda 13, Morrodoro, Sora, Canistro, Roseto e Capistrello 1, Luco dei Marsi 5, Borgorose (RI) 2, tra loro 8 erano stranieri.
Gli interpreti: Emanuele Bracone, Raffaele Donatelli, Francesco Frezzini, Antonio Scatena (detto Alvaro), Walter Spera, Gaetano Paciotti, Emma Francesconi, Flaviano Fiasca, Mauro Ranalletta.
Scenografie e luci: Rino Di Rienzo. Fotografia: Giovanni Maria De Pratti. Musiche originali del Maestro Simone Sangiacomo. Assistente di scena: Simona Di Pirro. Tecnico Immagini: Alessandro Bracone. Regia: Francesco Frezzini.
Ha presentato la giornalista Orietta Spera. Sul palco con tutti gli attori e le 33 comparse, oltre al sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, ad Antonello Alfonsi, presidente dell’associazione culturale “Amici dell’Emissario”, al regista e attore Francesco Frezzini e all’autore del testo, Alfio Di Battista, sono intervenuti gli eccellenti Giovanni Maria De Pratti, Presidente dell’Associazione teatrale “Proteo” e Rino Di Rienzo.
L’ingresso, gratuito, come ha ribadito il sindaco Di Pangrazio “è stato un regalo di fine anno del Comune di Avezzano alla cittadinanza e alla Marsica, in particolare ai giovani, affinché ricordino, scongiurino le guerre e il mondo sia un posto di pace”.