Le terre del sacramento
Scena dello sceneggiato RAI “Le terre del Sacramento” girata a Canistro nel 1969/70.
Le terre del Sacramento : puntate 1-5 / di Francesco Jovine ; regia di Silverio Blasi ; sceneggiatura Massimo Felisatti, Fabio Pittorru ; musiche Bruno Nicolai. |
Le terre del sacramento è il titolo di un romanzo scritto da Francesco Jovine e pubblicato nel 1950, dopo la sua morte.
È un libro in cui atteggiamenti opposti, la furbizia e l’ingenuità, si scontrano nelle esperienze di personaggi in un paesino periferico, che resta come ibernato in una realtà fatta di ignoranza e decadenza, lontano dagli stravolgimenti che erano in atto in Italia all’indomani della marcia su Roma .
La storia, ambientata nel periodo fascista in una cittadina del Molise chiamata Calena (nome di fantasia), narra, in chiave verista, le vicende di una famiglia in decadenza, che entra in possesso di un vasto feudo, un tempo appartenuto alla Chiesa, chiamato, appunto, le “terre del Sacramento”, da cui il titolo del romanzo. Il paese molisano, la cui popolazione doveva fronteggiare la prepotenza del podestà, è stato identificato con Isernia come venne dimostrato da Luigi Russo in una recensione del 1950[2] al romanzo di Jovine.
Le terre del Sacramento è un romanzo che può venir definito una specie di epopea del lavoro contadino, che trova nella gente meno agiata socialmente una commossa celebrazione rivolta alla loro terra.
L’opera di Jovine, narratore di tradizione essenzialmente naturalista cresciuto nella realtà contadina del Molise, propone al lettore un tema reale e scottante della vita nel Meridione, aggravata dall’espansione del regime fascista che porterà alla famosa “questione meridionale“.
Il suo stile è chiaro e scorrevole, soprattutto una volta che i personaggi abbiano trovato un ruolo ben definito nella storia, così da far luce su eventuali punti un po’ oscuri che nelle pagine iniziali rendono la lettura un po’ faticosa, basata come è su descrizioni e dettagli che solo col progredire della narrazione trovano spiegazione (secondo una modalità narrativa che rammenta il verismo del secondo Ottocento. Una volta compresa la trama emergono con crescente chiarezza il contesto e l’evolversi delle situazioni abilmente tessute dall’autore.