Papa Francesco benedice il Presepe vivente e fa felice Canistro
CANISTRO. «A tutti coloro che vogliono rivivere la Natività del Signore, un caro saluto, la mia benedizione. E per primo non dimenticatevi di pregare per me».
CANISTRO. «A tutti coloro che vogliono rivivere la Natività del Signore, un caro saluto, la mia benedizione. E per primo non dimenticatevi di pregare per me». Sono le parole che papa Francesco ha scritto di suo pugno inviando la propria benedizione al Presepe vivente di Canistro Superiore.
La manifestazione, quest’anno giunta alla XII edizione, torna dopo un anno di stop dovuto alla pandemia. Il Presepe vivente è in programma il 26 dicembre prossimo a cura dell’associazione CameraScura con la collaborazione del Comitato feste 2023, l’associazione Donne 2000 e il patrocinio del Comune di Canistro. Un Natale speciale, dunque, per gli abitanti del piccolo centro della Valle Roveto che quest’anno ha potuto avere la benedizione del pontefice.
Tutto è nato su iniziativa del vicesindaco Paolo Di Pietro che ha inviato una lettera a San Pietro chiedendo al papa «un dono speciale per la comunità», «una benedizione particolare che riempia i cuori di tutte le donne, di tutti gli uomini e di tutti i bambini che tanto si adoperano per riportare la Natività a la sacra famiglia, con la convinzione che tale rappresentazione possa essere esempio di grandi valori soprattutto per i più giovani e per restituire alla famiglia il ruolo fondamentale per la società».
Un pensiero che deve aver colpito gli stretti collaboratori di Bergoglio e lo stesso pontefice. Non poteva credere ai suoi occhi il vicesindaco quando, tra la corrispondenza ricevuta, c’era una lettera del Vaticano scritta da papa Francesco di prorio pugno. (f.d.m.)
da: “Il Centro” del 20 dicembre 2022